Catania, Festa di Sant’Agata 2021: istituita commissione speciale, Fipe Confcommercio chiede lockdown

festa Sant'Agata 2020

La Festa di Sant’Agata nel 2021 sarà differente. Il Covid-19 ha compromesso il regolare svolgimento delle celebrazioni in onore della Santa Patrona di Catania, si svolgeranno solo quelle di tipo religioso e rispettando rigorosamente le normative anti-Covid-19. Il Consiglio Comune vigilerà e a tal proposito è stata istituita una commissione speciale temporanea sulla Festa di Sant’Agata, che rimarrà in carica per due anni. I componenti sono: Antonino Penna, Giovanni Petralia, Sara Pettinato, Salvatore Peci, Paola Parisi, Giuseppe Gelsomino, Giovanni Grasso, Graziano Bonaccorsi, Santi Bosco e Luca Sangiorgio. Il compito della commissione sarà quello di confrontarsi con il comitato organizzativo della Festa di Sant’Agata nonché di vigilare sulla regolarità e la legittimità delle azioni intraprese nel corso della stessa.

Il presidente di Fipe Confcommercio di Catania (ristoratori) Giovanni Trimboli chiede intanto restrizioni più rigide in vista dei giorni delle festività. “Non vorremmo essere noi a pagare anche questa volta le conseguenze di un mancato controllo del territorio e di una distrazione da parte della politica nella gestione della festa di Sant’Agata. Purtroppo temiamo che i festeggiamenti possano sfuggire di mano. Invochiamo pertanto un lockdown totale in città nei giorni 3, 4 e 5 febbraio prossimi per scongiurare quegli assembramenti che purtroppo temiamo saranno inevitabili nonostante tutti gli accorgimenti e gli appelli lanciati dalle istituzioni”.

La Regione negli scorsi giorni ha già annunciato che l’organizzazione della Festa non è mai stata di sua competenza. “La Regione Siciliana – dice l’assessore alla Salute Ruggero Razza – non è mai intervenuta sulla organizzazione della Festa di Sant’Agata, non avendone alcuna competenza sotto ogni profilo. Come è noto, le misure per la tutela dell’ordine pubblico e per garantire il rispetto di qualsiasi ordinanza ministeriale o locale competono esclusivamente alle autorità prefettizie ed è ovvio che l’organizzazione liturgica sia di competenza dell’Arcidiocesi di Catania”.

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